TOP 3 letture sottovalutate di J.R.R. TOLKIEN
“In un buco nel terreno viveva uno hobbit”… chi non saprebbe
riconoscere l’incipit di quest’opera del professor Tolkien? Purtroppo però non
tutti sanno che l’autore di Oxford è stato uno straordinario narratore di
storie, padre non solo delle opere legate al mondo di Arda, ma anche di altri
gioiellini letterari tutti da scoprire. Con questo post vi presento tre di
questi romanzi meno conosciuti e che meriterebbero più attenzione; si tratta di
qualcosa di diverso dall’epicità e dalla maestosità del “Signore degli Anelli” o
del “Silmarillion”, ma non per questo si tratta di letture meno profonde; le
caratteristiche che contraddistinguono Tolkien non si perdono perché
l’obiettivo nella composizione era diverso e, forse, meno ambizioso.
Iniziamo subito!
- Il Cacciatore di Draghi, ovvero Giles L’Agricoltore di Ham Si tratta della buffa storia dell’agricoltore Giles, un personaggio tutt'altro che eroico che dovrà affrontare un terribile drago distruttore; assieme al suo pauroso cagnolino Garm e al sua nobile cavalcatura, una mucca, seguiamo le sue avventure assolutamente indesiderate e dagli esiti spesso comici, che lo porteranno ad una fine insperata. Si tratta indubbiamente di una storia fiabesca, pensata inizialmente per un pubblico piccino, ma questo è mai un limite nelle opere di Tolkien? Se le vicende di Giles faranno sbellicare dalle risate i bimbi, una lettura più profonda strappa più di un sorriso anche agli adulti; sì perché questa storia non è altro che una delicata parodia del nobile mondo cavalleresco…i cavalieri non possiedono più il coraggio senza macchia e senza paura a cui tutta la letteratura dall'alba dei tempi ci ha abituati; lo stesso protagonista rappresenta in sé tutti gli ideali al rovescio della cultura cavalleresca; e, nonostante questo, sarà Giles a uscire vittorioso e in gloria dalle peripezie con il drago, non certo i cavalieri nella loro armatura splendente.
- Roverandom, Le avventure di un cane alato Si tratta di un racconto composto da Tolkien nel 1925 per consolare il figlio di mezzo, Michael, che in vacanza aveva perso il suo giocattolo preferito: un piccolo cagnolino di porcellana. Il padre allora rese questo cagnolino, Rover, protagonista delle più straordinarie avventure; il cucciolo infatti dopo aver infastidito uno scorbutico stregone viene trasformato in giocattolo e per tentare di ritrovare il suo stato originario le sue ricerche lo porteranno dalla cima della luna alle profondità oscure degli abissi. Una dolcissima e godibile storia da leggere tutto d’un fiato! Si può immaginare Tolkien raccontare questa avventura al suo piccolo Michael, seduto sulle sue ginocchia con grosse lacrime che gli scorrevano sulle guance.
- Beowulf Già il nome di questo famosissimo poema dovrebbe farvi rizzare le antenne. Tolkien da grandissimo studioso di quest’opera del medioevo anglosassone aveva studiato la sua personalissima traduzione, contraddistinta dall'estrema cura nella scelta linguistica che caratterizza tutto il lavoro del maestro di Oxford. Si tratta di una traduzione in prosa a cui Tolkien aveva dedicato numerosi sforzi e che ha visto la luce grazie al figlio Christopher che come sempre ne ha curato i minimi dettagli per far trasparire il lavorio continuo del padre. Vi consiglio (dopo aver recuperato l’originale!) di buttarvi su questa versione del Beowulf che risulta davvero particolare e coinvolgente, data la diversità della forma, ma che non perde nulla della forza iniziale.
Dunque, questi erano i miei primi tre consigli dedicati alle opere meno conosciute di J.R.R. Tolkien. Fatemi sapere se li avete già
letti e che cosa ne avete pensato. Sono curiosa di sapere poi se avete qualche suggerimento vostro, in attesa della prossima puntata!
Alla prossima post-avventura,
Nierë
Alla prossima post-avventura,
Nierë
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